Impianti di distribuzione aria compressa.
Soffriamo inefficienze nell’impianto di distribuzione aria compressa? Bisogna prendersene cura.
Nel momento in cui il nostro impianto di distribuzione aria compressa non soddisfa il nostro fabbisogno energetico si arriva ad una condizione di inefficienza. In questa situazione quindi abbiamo un rapporto tra aria prodotta ed aria utilizzata deficitario, questo deficit crea una circostanza svantaggiosa per la nostra azienda.
Le tipologie e l’organizzazione dei cicli di lavoro degli impianti influenzano notevolmente il fabbisogno di aria compressa e di conseguenza se l’impianto di distribuzione non è in grado di rispondere alla richiesta ci troviamo di fronte a due scenari:
- Gli sprechi e i carichi parziali ad altre inefficienze saranno all’ordine del giorno
- I costi di gestione e le spese inevitabilmente aumenteranno.
Calcolare con cura ed in maniera esatta il fabbisogno di aria compressa dell’azienda non è sufficiente per evitare gli scenari di cui abbiamo parlato, risulta quindi altresì importante scegliere con attenzione il giusto impianto di distribuzione di aria compressa.
Ecco alcuni esempi di quali possono essere i fattori che rendono inefficiente il nostro impianto:
- Tubi datati con microlesioni che favoriscono perdite di aria
- Sistemi di distribuzione sovra o sotto dimensionati
- Filtri sporchi ed intasati
- Mancato aggiornamento tecnologico dell’impianto
A questo punto si potrebbe giungere ad una drastica soluzione… Cambiare l’impianto di distribuzione di aria compressa. Ma questa è sempre la scelta giusta? No non lo è.
Non è sempre corretto optare per la sostituzione integrale del nostro impianto, potrebbe essere una scelta affrettata e non conveniente. La prima cosa da fare invece, è quella di affidarsi ad un tecnico specializzato e valutare tre specifici fattori.
- Le cadute di pressione. Esse si verificano tra il compressore ed il punto in cui l’aria compressa viene utilizzata. Bisogna quindi valutare quanto sono frequenti le cadute di pressione nel sistema e quali sono le conseguenze in termini di efficienza dell’impianto.
- Un’importante presenza di condensa all’interno dell’impianto potrebbe essere risolta con l’installazione di un essiccatore.
- Perdite alle tubazioni. Nel momento in cui ci troviamo di fronte a tubazioni datate bisognerebbe considerare di controllarle periodicamente, per individuare la presenza di crepe o altre lesioni che potrebbero dare luogo a perdite di aria.
- La differenza di costo. Un fattore importantissimo da valutare è appunto la differenza di costo tra il progetto di aggiornamento del sistema di distribuzione aria compressa ed il suo rifacimento totale.
Un approccio efficiente e proattivo nella progettazione di un sistema di distribuzione di aria compressa è oggi importantissimo e può fare davvero la differenza. Quello che vi consigliamo vivamente è di progettare il vostro in pianto in modo che risulti un impianto modulare. In questo modo potrà essere integrato in futuro, ad ogni aumento di fabbisogno. Queste integrazioni risulteranno efficaci e non onerose.
Mediamente un quarto dell’aria compressa viene disperso dal sistema di distribuzione a causa di perdite e fughe. Questo problema potrebbe essere risolto con l’acquisto di inverter che aiutino l’impianto a consumare soltanto l’energia necessaria a soddisfare il fabbisogno di aria compressa. Optare per questa soluzione permette di ridurre incredibilmente gli sprechi ed evitare quelle situazioni di inefficienza di cui abbiamo parlato. Ovviamente l’acquisto di queste tecnologie richiede investimenti a volte elevati, consigliamo quindi sempre di rivolgersi a tecnici specializzati per una consulenza specifica caso per caso.