Giugno prima frenata per l’Industria dopo 5 mesi: i dati Istat
Prima inversione di rotta per l’Industria italiana: dopo 5 mesi di crescita ininterrotta, a giugno, è stato registrato il primo calo di fatturato. Ad affermarlo è l’Istat: secondi i dati diffusi dall’istituto, a giugno il fatturato, al netto dei fattori stagionali, il calo è pari allo 0,2% rispetto a maggio, sia sul mercato interno (-0,3%), sia su quello estero (-0,1%). Su base annua invece, il fatturato totale, corretto per gli effetti di calendario, registra un marcato incremento: in termini tendenziali cresce del 18,0%, con aumenti che arrivano al 19,1% sul mercato interno e si attestano al 15,7% su quello estero.
Nel solo secondo trimestre 2022, l’indice complessivo è cresciuto del 6,2% rispetto al trimestre precedente (+6,2% sul mercato interno e +6,1% su quello estero).
Aumenti significativi per il comparto energetico
Aumenti particolarmente significativi si registrano per il comparto energetico. Osservando i raggruppamenti principali di industrie, a giugno, gli indici destagionalizzati del fatturato crescono infatti su base congiunturale solo per l’energia (+3,4%) e per i beni di consumo (+0,5%), mentre calano per i beni strumentali (-1,7%) e i beni intermedi (-0,6%).
Notevoli anche gli incrementi tendenziali per l’energia (+68,4%), per i beni intermedi (+23,0%) e per i beni di consumo (+14,4%), meno marcati per i beni strumentali (+5,1%). Tutti i settori di attività economica registrano dunque una crescita in termini tendenziali, fanno tuttavia eccezione i mezzi di trasporto.
Riguardo, nello specifico, al comparto manifatturiero, a giugno, si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato in volume registri un calo in termini congiunturali, pari a -1,6%. Corretto per gli effetti di calendario, il volume del fatturato per il comparto manifatturiero cresce in termini tendenziali dell’1,6%, registrando un incremento molto più contenuto di quello in valore (+17,3%).
Codacons: “Illusione ottica, dati alterati dal caro-energia”
Dinanzi ai dati Istat, il Codacons avverte: “I numeri sono ‘dopati’ dal caro-energia e dal forte rialzo dei prezzi in tutti i settori. Alla base della forte crescita tendenziale del fatturato non vi è certo una accelerazione delle attività dell’industria italiana”, afferma il presidente Carlo Rienzi, “ma l’impennata dei prezzi che si ripercuote sui dati Istat. Non a caso il comparto energetico è quello che ha registrato gli incrementi di fatturato più marcati, con una crescita del +68,4% su base annua, falsando così l’intero indice del fatturato industriale”.
L’allarme di Confindustria sul caro energia
A proposito dell’impennata dei prezzi, in particolare del settore energetico, il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha lanciato l’allarme: “Stiamo affrontando un terremoto economico, il governo può e deve intervenire, non possiamo aspettare due mesi”. Secondo Bonomi, l’Industria è “un tema di sicurezza nazionale. Un problema di queste dimensioni mette a rischio il sistema industriale italiano, il reddito e l’occupazione”.
Fonte articolo: Fantinamobile.it – Beatrice Elerdini