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Presentata la nuova Agenda Europea per l’Innovazione: 5 iniziative faro

Presentata la nuova Agenda Europea per l’Innovazione: 5 iniziative faro

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La Commissione europea ha ufficializzato la nuova Agenda per l’Innovazione, che individua cinque canali principali per il finanziamento degli investimenti nella tecnologia all’interno dell’Unione Europea. Le cinque aree di progresso saranno: finanziamento delle scale-up, attrazione di nuovi talenti, spazi di sperimentazione pubblici, rafforzamento degli ecosistemi di innovazione, miglioramento degli strumenti di elaborazione delle politiche condivise tra gli stati membri.

 

“L’innovazione è oggi essenziale per stimolare la competitività dell’Europa e garantire la salute e il benessere dei suoi cittadini. L’innovazione modella i mercati, trasforma le economie, stimola cambiamenti nella qualità dei servizi pubblici ed è indispensabile per raggiungere gli obiettivi generali della doppia transizione verde e digitale”, si legge nel comunicato ufficiale.

 

L’obiettivo della nuova Agenda è dunque quello di agevolare l’Europa nello sviluppo di nuove tecnologie necessarie per affrontare le sfide più urgenti e nell’acquisizione di un ruolo di leadership nel campo dell’innovazione. Il documento definisce una serie di politiche e azioni che saranno adottate tra la seconda metà del 2022 e il primo trimestre del 2024.

 

Vediamo di seguito una sintesi delle 5 iniziative faro.

Scale-up

Il primo punto del piano ha come focus il finanziamento delle scale-up: mira a mobilitare risorse per le startup deep-tech che vogliono crescere. Nonostante l’Europa sia la regione che vanta una crescita più rapida negli investimenti di capitale privato, il volume di scale-up tecnologiche risulta notevolmente inferiore a quello degli Stati Uniti e della Cina. La Commissione ha quindi proposto diverse misure per liberare capitale aggiuntivo e colmare il divario di scala tra l’Europa e le altre regioni.

Sperimentazione

Il secondo punto mira all’innovazione tecnologica avanzata, attraverso l’offerta di spazi per l’innovazione e la sperimentazione, e appalti pubblici. In particolare è prevista la creazione di sandbox normativi e banchi di prova, mediante i quali le realtà innovatrici possano lavorare per sviluppare nuove tecnologie in un numero sempre maggiore di settori. Tra le azioni previste per il prossimo anno, si annovera l’avvio di un nuovo banco di prova per l’innovazione aperta nel settore dell’idrogeno rinnovabile.

 

Inoltre, grazie a una nuova norma proposta nell’ambito della disciplina sugli aiuti di Stato per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, i Paesi dell’Ue dovrebbero essere in grado di concedere aiuti per la creazione e il miglioramento delle infrastrutture per l’innovazione.

Ecosistemi dell’innovazione

Il terzo punto prevede l’adozione di misure per lo sviluppo di un ecosistema di innovazione che coinvolga tutti gli stati membri, con sistemi regionali interconnessi che lavorano su diversi progetti di deep-tech. Per affrontare il divario tra aree più e meno innovative, verranno create le cosiddette “valli regionali dell’innovazione”, in parte attraverso i finanziamenti di Horizon Europe. Verrà inoltre istituita una piattaforma supportata dall’intelligenza artificiale, “Innospace”, nella quale condividere conoscenze, contatti e risultati delle ricerche.

Promozione e attrazione dei talenti

Il focus del quarto punto del piano riguarda i talenti deep-tech. L’obiettivo è promuoverli, attrarli e trattenerli. L’azione che mira a raggiungere un milione di talenti in tutti gli Stati membri dell’Ue entro il 2025, si concretizzerà principalmente attraverso l’ampliamento dei programmi dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit).

Sono previsti inoltre per l’anno prossimo: un programma di tirocini per l’innovazione per le startup e le imprese in scala e un programma per l’imprenditorialità e la leadership femminile.

Tali programmi si baseranno sugli obiettivi stabiliti dalla Commissione Europea, in ambito di innovazione digitale, ovvero portare l’80% della popolazione dell’Ue ad avere competenze digitali di base e formare, entro il 2030, 20 milioni di specialisti delle tecnologie dell’informazione.

Definizione delle politiche

Il quinto e ultimo punto della strategia, previsto dalla nuova Agenda dell’Innovazione, punta allo sviluppo e all’utilizzo di serie di dati solidi e comparabili e di definizioni condivise, che possano garantire un migliore coordinamento delle politiche a livello europeo, attraverso il Forum del Consiglio europeo dell’innovazione.

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Fonte articolo: Fantinamobile.it – Beatrice Elerdini

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